Io e mio marito non abbiamo avuto 9 mesi di tempo per abituarci all’idea che la nostra coppia da lì a breve sarebbe diventata una triade, una famiglia e che tutto sarebbe cambiato.
Famiglia in quindici giorni
Siamo passati da coppia a famiglia in quindici giorni, sono quindici infatti i giorni trascorsi dalla telefonata che ci annunciava l’abbinamento con Tommaso e il giorno in cui siamo entrati in casa per la prima volta in tre. Per quanto nella nostra mente fossimo pronti ad accogliere un bimbo in adozione non pensavamo certo sarebbe accaduto in così poco tempo. Siamo passati improvvisamente dall’unica coppia senza figli del nostro gruppo di amici, da quelli che le vacanze se le godevano ancora, da quelli che uscivano a cena fuori almeno una volta a settimana, a quelli con il bimbo più piccolo di tutto il gruppo di amici, a quelli che le vacanze a dieci giorni dalla partenza le hanno cancellate perché finalmente quel figlio tanto atteso arrivava, a quelli che le cenette romantiche le fanno a tre.
Diventare genitori
Siamo passati da coppia a famiglia senza aver avuto l’intermezzo della gravidanza che crea quel legame viscerale tra madre e figlio dal quale spesso il padre viene escluso, siamo diventati genitori insieme nello stesso momento, in condizione di parità. La mia gravidanza è iniziata un mese dopo l’arrivo di Tommaso a casa, quando mio marito ha ripreso a lavorare, quando il ritmo delle giornate è diventato a due. Io e Tommaso. In quei mesi abbiamo creato quel legame viscerale che non avevamo potuto costruire prima.
In tutto questo la nostra coppia, pur avendo subito delle inevitabili variazioni, è rimasta solida e ha retto allo sconvolgimento di ritrovarsi con un piccolo di sette mesi in casa da un giorno all’altro. Non ci siamo persi, anzi ci siamo ritrovati dopo il dolore per la scoperta della nostra sterilità finalmente felici. In questo Tommaso ha fatto la sua parte dormendo sin dalla prima notte ininterrottamente fino almeno alle 8 del mattino e un paio d’ore di pomeriggio. È come se avesse voluto darci la possibilità di abituarci a lui, anzi a noi tre in maniera soft.
La sofferenza e il dolore ci hanno unito
Credo che la sofferenza e il dolore che abbiamo provato prima ci abbia fortificato, tutto l’iter adottivo ci ha dato modo di guardarci dentro, di scrutarci, di conoscerci meglio. L’arrivo di nostro figlio è stato come scendere felici mano nella mano dopo una lunga passeggiata in salita, ti tremano le ginocchia per quanto la discesa è ripida, un passo dopo l’altro facendo attenzione a non scivolare. Ecco credo sia questa l’essenza: non ci siamo persi di vista, un passo dietro l’altro, né in salita né in discesa. Siamo saliti in due e siamo scesi in tre ed è stato tutto cosi meravigliosamente splendido che #ceravamotantoamati per noi è #ciamiamoancoratantoforsedipiù.
Questo post partecipa a StorMoms, un gruppo di mamme blogger che ogni mese si confronta su un tema diverso, il tema di maggio è #ceravamotantoamati
Illustrazione: © Giulia Salza
Bellissimo mi hai commosso……
Grazie Veronica!!! È bello sapere che attraverso le mie parole ci si possa emozionare.
Che storia meravigliosa!
Grazie Silvia!
Grazie per la testimonianza. Regala speranze a noi che siamo nel limbo dell’attesa…
È proprio la speranza quella che non bisogna perdere mai… Mai arrendersi, so che in certi giorni è dura e manca il fiato all’idea di dover ancora aspettare senza sapere quando finalmente si potrà abbracciare il proprio figlio!!!
Beh, avete avuto un sacco di tempo! A me e mia moglie ci hanno convocati per il mercoledì in tribunale e il venerdì stesso lui è entrato in casa! Un lui di 26 giorni! Ora ha quasi due anni e la questione si è tanto normalizzata, ma al tempo fu un petardo dentro casa, letteralmente!
Ogni storia è a sé anche per quanto riguarda i tempi, per noi essendo già un po’ più grande (7 mesi) abbiamo avuto qualche giorno per conoscerci reciprocamente. Certo è comunque impegnativo ritrovarsi con un bimbo così piccolo in casa, per quanto ci si prepari non si è mai pronti abbastanza.
Grazie delle vostre testimonianze. Posso farvi qualche domanda? Quanto tempo è passato fra il colloquio con il giudice e la telefonata che vi annunciava l’immensa gioia di essere diventati genitori? Che età avevate? Ve lo chiedo perché anche noi desideriamo diventare genitori.
Io 38, mia moglie 37. Tempo incredibilmente poco tra i due eventi, colloquio ad aprile, adozione a settembre, ma quello è un puro caso, quando c’è un neonato da collocare sono molto solleciti. C’è da dire che per arrivare al colloquio, per via delle lentezze romane, ci sono voluti quasi due anni.
Grazie mille per avermi risposto. Io e mio marito abbiamo finito l’istruttoria già da un po’ e stiamo aspettando il colloquio con il giudice. Mi stavo demoralizzando per i tempi, ma il leggere queste esperienze mi ha dato più forza.
Ciao Alice, la nostra attesa è stata brevissima, dal colloquio alla telefonata sono passati circa 9 mesi. Io dovevo ancora compiere 30 anni e mio marito ne ha 10 in più di me. Come
Ho detto ogni adozione ha la sua storia e i suoi tempi, ogni Tribunale poi ha i propri criteri di abbinamento. Se sei all’inizio di questo percorso quello che posso consigliarti è di non soffermarti troppo sull’aspetto tempo, ci sono molte altre cose che è bene valutare e che hanno la stessa importanza e su cui vale la pena fare qualche pensiero in più: disponibilità al rischio giuridico e sanitario, disponibilità ad accogliere bambini più grandicelli, coppie di fratelli. Per qualsiasi dubbio, consiglio o domanda sono assolutamente a disposizione!!!
Ciao Sveva, e un caro saluto a tutte le mamme in attesa!
Complimenti a Sveva per questo blog……bellissimo…..c’è poco sull’adozione nazionale e invece il bisogno di confronto e’ tantissimo!
La nostra e’ una famiglia adottiva “nazionale bis”!!!!!
Abbiamo due figli adottati in AN. Il più grande adottato nel 2007 e la piu’ piccola nel 2012! Anche per noi due abbinamenti unici….solo loro potevano essere i nostri figli….
A tutte le mamme che attendono voglio trasmettere un messaggio di fiducia….lasciatevi condurre dall’attesa…da questo tempo che spesso sembra infinito e incomprensibile….quando arriveranno i nostri figli ogni cosa sara’ spiegata e prenderà il suo colore!
Grazie Cecilia per i complimenti. So quanto sia importanti confrontarsi su questi temi, soprattutto sulle emozioni e su quello che si prova nel percorso adottivo. Vogliamo dare voce a tutte le vostre esperienze perché questo blog possa raccogliere le storie delle vostre adozioni. So quanto è importante leggere esperienze quando si sta affrontando il percorso, sono una speranza ed una luce!