> Adozione e accoglienza: la nostra storia felice oltre ogni aspettativa

Mi sono sposata con grandi aspettative sulla famiglia che io e mio marito desideravamo costruire. Grandi perché sognavamo una famiglia numerosa con quattro o cinque figli. Avremmo avuto la casa sempre piena di vita, di quella vita alla quale ci siamo aperti sin dal nostro matrimonio. Eravamo pronti ad accogliere tutti i figli che il Signore ci avrebbe mandato, come ci eravamo promessi all’altare, per questo da subito abbiamo cercato un figlio.

La nostra aspettativa

Non immaginavamo certo che le nostre aspettative si sarebbero infrante… Che quel sogno di quella grande casa con il vocio di bambini non si sarebbe realizzato così facilmente. La nostra storia di infertilità ci ha tolto per prima cosa la forza di sognare, la forza di sperare.

Ci siamo aperti comunque alla vita decidendo di accogliere un figlio in adozione, superando il lutto biologico e rifiutando qualsiasi accanimento medico.

Ed è così che abbiamo ripreso a sperare: a sperare che da qualche parte nel mondo ci fosse nostro figlio.

Il confine tra la speranza e l’aspettativa si è fatto sottile e impalpabile. Forse per non montarci la testa abbiamo volutamente mantenuto molto basse le nostre aspettative: ci aspettavamo tempi di attesa lunghi di almeno tre o quattro anni, un bambino in età prescolare, burocrazia e lunghi viaggi da fare. Eravamo pronti ad un percorso in salita anche se, in cuor nostro, la speranza che la storia, che qualcuno dall’alto ci stesse  facendo fare, fosse la miglior storia per noi non ci ha mai abbandonato.

La vita ci aveva stupito: la nostra storia felice

Eravamo partiti con aspettative molto alte e la caduta era stata rovinosa, dolorosa, a tratti ne scorgevamo ancora le ferite, non sapevamo però che la vita ci avrebbe stupito in maniera imprevedibile in un caldo pomeriggio d’estate. Ancora una volta le nostre aspettative non erano corrette, la storia della nostra adozione è stata al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Siamo diventati i genitori di Tommaso che aveva solo 7 mesi, un anno dopo aver presentato la domanda di adozione in Tribunale, ma al di là di questo, da quel giorno ad oggi è stato tutto estremamente superiore alle nostre aspettative, tutto decisamente in discesa. E allora siamo certi che davvero questa è la miglior storia che si potesse compiere per la nostra famiglia.